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Acqui Terme
Ai confini dell'Alto Monferrato con la pianura alessandrina, Acqui Terme (AL) è una città vera, in cui la proposta termale è incastonata in un complesso di opportunità culturali e paesaggistiche di notevole rilevanza. Se si sceglie Acqui per un soggiorno, si ha modo di conoscerne a fondo le attrattive, respirando un'atmosfera di grande tranquillità. Ma anche una visita breve permette già di coglierne gli aspetti più caratteristici: la piazza del Duomo, sulla quale si affaccia il palazzo vescovile, il medievale castello dei
Paleologi e la basilica di San Pietro, risalente al secolo X.. I dintorni di Acqui sono anch'essi meritevoli di escursioni: le roccaforti di Visone e di
Cremolino, le valli dell'Orba e dell'Erro, Cassine e Sezzadio, sono interessanti mete per un turismo attento alle suggestioni meno consuete.
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LE TERME |
Due i principali bacini termali della città, nota fin dal II secolo a.C. ai Romani. Il lago
delle Antiche Terme è alimentato da acqua salso – bromo – iodica sulfurea; acqua sulfurea sgorga dal fontanino dell’Acqua Marcia.
L’emblema della città è la fontana marmorea chiamata "la Bollente", da cui sgorga acqua con caratteristiche analoghe a quella delle Antiche Terme, ma
ipertermale, raggiungendo la temperatura di 75 gradi.
Le terme romane vennero distrutte in epoca barbarica e solo nel 1480, su disposizione del Comune, venne costruito un edificio termale deputato alle cure nei secoli successivi. Con la Belle Époque venne la stagione d’oro della Acqui termale. Ricco di storia il centro cittadino con il Duomo di origine romanica (1067) ed il bellissimo chiostro della canonica. Situata nel Monferrato meridionale, Acqui offre ai buongustai un’ottima cucina, eccezionale in autunno con i piatti a base di tartufi e funghi.
Dista km. 34 da Alessandria.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Rinomato centro per la cura delle malattie reumatiche e dell’apparato locomotore, ginecologiche, nonché dell’apparato respiratorio, l’azienda termale pone anche particolare attenzione all’azione preventiva delle vasculopatie e alle cure per il mantenimento della forma fisica ed estetica.
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Nel Ponzonese fra gastronomia ed artigianato
Quest'area si impone al turista per la bellezza dei suoi luoghi, per la cordiale ospitalità e per la ricchezza delle tradizioni storiche e culturali. Si parte da Acqui e si sale per la valle d'Erro fino a raggiungere il paese di Cavatore, antico borgo con la torre duecentesca di vedetta; dopo pochi chilometri si arriva quindi a Ponzone, borgo storico medievale. Qui, nelle giornate limpide, si può ammirare un paesaggio di spettacolare bellezza: la catena delle Alpi ed il Monviso. Il Ponzonese è costellato di borghi dai nomi che sembrano uscire dai libri di favole: Ciglione, Caldasio, Pianlago, Cimaferle, Toleto, Piancastagna, tutti circondati da ampie e verdi vallate e da folti castagneti. Piatti caratteristici, funghi e salumi, sono un'altra delle caratteristiche di questo territorio. Dopo un pranzo tipico, consumato in uno dei ristoranti della zona, si potrà compiere la piacevole passeggiata a piedi fra i boschi che porta al santuario della Pieve: qui si possono acquistare oggetti in legno, ceramica e fiori essiccati, prodotti dai padri della 'famiglia di Betlemme'.
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Funghi e castagne del bosco
Una ritemprante gita giornaliera nei boschi dell'Ovadese, dedicata alla raccolta di funghi e castagne, è un'occasione da non perdere per chi ama la natura calma ed un po' sonnolenta degli ultimi mesi dell'anno. La partenza è da Acqui Terme, da dove si prosegue lungo la statale 33 della Valle d'Erro per arrivare a Melazzo; dopo una breve sosta al castello locale, il tour prosegue per Cartosio, con visita alla sua torre. Proseguendo sulla strada, si arriva quindi in località 'Cascata', dove ha inizio l'avventura nei boschi. In seguito, pranzo in un ristorante tipico, per apprezzare i piatti genuini di una cucina semplice ma accurata: in stagione, il menù è a base di funghi e tartufi. Seduti intorno al camino, il pomeriggio si concluderà con un bel piatto di caldarroste.
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Cantina
dell'acquese L'Acquese ed i vini DOC
Il periodo magico dell’Acquese e dell’Ovadese è compreso fra i mesi di novembre e di marzo: in questo intervallo in cui il tempo sembra sospeso, il paesaggio è particolarmente suggestivo. La vite cambia colore e appaiono le prime brume sui fondo valle, che gradatamente lasceranno spazio alla neve. Una passeggiata fra i vigneti termina sempre con una sosta in cantina. Le occasioni per acquistare vino genuino sono innumerevoli: cooperative, cantine sociali, enoteche e botteghe del vino sono sempre disponibili per accogliere gli ospiti ed offrire una degustazione. Presso l’Enoteca regionale di Acqui Terme, un enologo ed un taste-vin saranno a disposizione per presentare i nove vini DOC dell’Acquese e dell’Ovadese e per iniziare i visitatori alla degustazione gratuita dei vini abbinata ad una divertente prova di compilazione di schede con la descrizione organolettica dei bianchi e dei rossi locali. Pranzo in un ristorante tipico.
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